Sono una ragazza di 28 anni. ho sempre vissuto in una famiglia abbastanza rigida, mi sento spesso giudicata, devo stare attenta a non sbagliare, so esattamente quello che pensano i miei genitori su tutto, conosco perfettamente i loro giudizi, un po’ meno i miei. ho faticato a crescere, ho avuto la mia sedia a rotelle a 17 anni e già non camminavo più dai 12 anni… ho passato tutta la mia prima adolescenza a scuola e a casa senza la minima indipendenza nel movimento. mi è pesato un bel po’. poi ho cominciato a uscire con gli amici e la carrozzina, pian piano mi sono inserita e poi ho litigato con i miei amici all’età di 18 anni sotto maturità. sono rimasta sola, i miei dovevano accompagnarmi anche a lezione all’università. soffrivo di attacchi di panico e non riuscivo a star sola nemmeno un secondo. Poi ho cominciato ad andare dalla psicologa e piano piano sono cresciuta, ho acquisito indipendenza nel movimento, sono maturata mi sono sentita libera e grande, ho avuto tante esperienze con i miei amici, sono andata a dublino per 10 giorni senza la mia famiglia. sono diventata quello che volevo. ho avuto anche una storia con un uomo, sposato. quella storia nascosta a tutti (o quasi) mi faceva sentire grande libera e FELICE. finalmente mi avvicinavo al sesso a 26 anni e lo facevo DA SOLA, senza che i miei sapessero dicessero approvassero o meno. Poi l’ho lasciato, mi diceva un sacco di bugie e cmq nn poteva andare. Di lui mi piaceva che non cambiava la mia vita più di tanto. C’era ogni tanto, per il resto io non avevo dovuto cambiare nulla delle mie abitudini, conquistate con estrema fatica. Quando l’ho lasciato sono stata male, poi dopo pochi giorni ho conosciuto un ragazzo su internet, non mi piaceva, ero ancora troppo presa dai ricordi della storia appena finita, ma ho iniziato… per chiodo scaccia chiodo. Lui si è trasferito nella mia città. siamo insieme da un anno e mezzo. io fino al mese scorso sono sempre stata in dubbio, sempre sul punto di lasciarlo perchè non mi sono mai sentita innamorata di lui davvero, o forse non me lo sono concesso, nn lo so. non rispecchia il mio ideale di uomo, sembra molto molto meno maturo di me, invece io ho voglia di crescere, d diventare grande. quando è arrivato qui non riuscivo più ad avere un millimetro di spazio per me, mi assorbiva ogni momento… ogni momento della vita che mi ero e mi sono conquistata con una incredibile fatica, a partire da quando non avevo nemmeno una carrozzina per muovermi. Ora sono tornati gli attacchi di panico. Ho una vita molto stressante, lavoro terapia amici ragazzo famiglia.. sembra facile, ma per me c’è da trovare una soluzione anche per fare la pipì. mi sembra che gli altri non capiscano la mia fatica, la mia sofferenza, che non la valutino, che ai loro occhi quello che io faccio dico o penso sia tutto inutile. Gli attacchi di panico sono venuti in un momento in cui mi riposavo a casa, per un’influenza, dopo secoli che non mi fermavo un attimo. Mi sono venuti con la sensazione fortissima di non esistere, di guardarmi da fuori, di essere fuori di me. Sono tornata dalla psicologa.. sto seguendo un percorso… ma vorrei avere anche un vostro parere. vorrei tornare la splendida ragazza che ero. forse ho sbagliato ragazzo? forse nn sono pronta per la vita a due? non lo so. mi sento stanca, confusa e congelata. ho paura di impazzire.. la sensazione a volte è quella.
Vi ringrazio anticipatamente.
Saluti,
Cara Scrittrice 82,
ci hanno colpito molto le tue parole, si capisce che hai avuto un percorso importante in cui ti sei messa in gioco e in cui hai faticato tanto a conquistare il tuo piccolo angolo di mondo.
Forse è per questo che adesso ti senti così stanca, confusa e congelata…! E’ possibile che tu viva il tuo rapporto attuale come "pericoloso" per la tua libertà, visto che ti assorbe molto. Con questo non vogliamo dire che il tuo ragazzo non sia giusto per te, stiamo solo cercando di capire come mai ti senti così.
Gli attacchi di panico sono esemplificativi, sembra esserci un nesso con le più importanti fasi di transizione della vita che portano inevitabilmente una certa quantità di stress e ansia: gli esami scolastici e universitari, il matrimonio, il primo figlio, cambiare lavoro o posizione lavorativa, e così via. E’ possibile che tu stia vivendo un periodo di forte stress e ansia e, non a caso, l’episodio di panico si è manifestato proprio nel momento in cui ti sei fermata! Decidere di riprendere il tuo percorso terapeutico ci sembra una scelta saggia, per questo non ci sentiamo di aggiungere altro, visto che sei già in buone mani ed è veramente importante che tu ti abbia fiducia della persona che ti sta seguendo.
Siamo certi che, ancora una volta, riuscirai a trovare la strada viste le risorse che hai tirato fuori di fronte a ogni sfida che la vita ti ha lanciato!
Noi restiamo a tua disposizione per supportarti. Facci sapere come procedono le cose. Un caro saluto!,Scrittrice 82, 28 anni,02-12-2010,Disagio emotivo e/o psicologico,attacchi di panico